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Più calore, meno calorie

Protagonisti delle nostre ricette, gli alimenti tipici dell’inverno sono vincenti sul fronte del gusto e della salute.

Agrumi, finocchi, porri, cavoli, cavolfiori, radicchio, carciofi... i prodotti di stagione sono freschi e convenienti. Insaporiti da un sapiente uso di erbe e spezie, costituiscono gli ingredienti di base per piatti caldi e leggeri, perfetti per disintossicarsi dagli eccessi alimentari delle recenti feste natalizie e dalla vita sedentaria. «Se è vero che per fronteggiare i rigori invernali il fisico necessita di maggiore energia, non significa che abbia bisogno di cibi più calorici: una dieta poco varia e sbilanciata a favore di alimenti pesanti non rafforza l’organismo, ma ha come risultato solo l’aumento di peso », spiega Damiano Galimberti, specialista in scienza dell’alimentazione e presidente dell’Associazione italiana medici antiaging. «Puntare invece su alimenti purificanti, come cavoli, carciofi, finocchi e agrumi aumenta le difese del corpo e fa riposare l’apparato digerente, che può così normalizzare le sue funzioni e distribuire bene le energie. Meglio ancora se questi cibi vengono ben cotti, stufati a fuoco lento: così se ne migliora l’assimilazione». Per utilizzare al meglio i prodotti di stagione che la natura ha predisposto per il nostro benessere, ecco qualche notizia e qualche trucco da tenere presenti quando si acquistano e quando si cucinano. Nelle pagine seguenti, poi, questi alimenti sono i protagonisti delle nostre ricette invernali.
I prodotti di gennaio e febbraio Verdura: barbabietola, broccolo, carciofo, cardo, catalogna, carota, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolini di Bruxelles, cicoria e cicorino, coste, crauti, erbette, finocchio, indivia, lattuga, porro, radicchio rosso, rapa, scorzonera, scorzobianca, spinaci, topinambour, valerianella, zucca. Frutta: arancia, frutta secca, kiwi, limone, mandarancio, mandarino, mela, pera, pompelmo. Pesci: sardina, sogliola, spigola.
Più salute: cavolfiore inodore Il cavolfiore è un ortaggio ricco di vitamina C (rafforza le difese) e vitamina B9 (fondamentale per il rinnovamento cellulare). Insieme agli altri vegetali della famiglia delle crucifere (cavoli, cavolini di Bruxelles, broccoli, cime di rapa), ha così tanti effetti benefici sulla salute da essere considerato un vero e proprio cibo funzionale naturale. Inoltre, ha poche calorie ma sazia molto.  Per ridurre il fastidioso odore che invade la casa durante la cottura, occorre cuocerlo partendo da acqua fredda e, appena arriva a bollore, scolare e ricominciare daccapo per 3 volte. Così conserva anche il suo bel colore bianco. Se si ha meno tempo, basta aggiungere all’acqua due cucchiai di aceto di vino bianco o un limone intero. 
Più risparmio: Finocchi a scarto zero Diuretico, depurativo, poco calorico, il finocchio è un ottimo alimento per recuperare il peso forma. Per utilizzare anche le parti più esterne, quelle che di solito si buttano, basta cuocerle in acqua non salata (che a fine cottura non va buttata ma bevuta come una tisana) e poi frullarle con pochissimo olio e un pizzico di sale. Si ottiene una crema saporita e sana, un puré molto dietetico.
Più energia: Infuso di limone e zenzero  Pelare e tagliare a lamelle una radice di zenzero. Metterne 3 pezzetti in una tazza e versare acqua bollente. Aggiungere il succo di mezzo limone. Bere al mattino a digiuno contro stanchezza, stress e mali di stagione.
Più sapore: Pompelmo in cucina Giallo o rosa (un po' meno aspro), è utile per il quotidiano rifornimento di vitamina C a protezione dalle malattie invernali. Si può aggiungere all’insalata, oppure utilizzarne il succo per un condimento che dà  sapore anche a semplici verdure bollite.
Meno tempo: Orzo senza ammollo È buono, fa bene ed è una valida alternativa a pasta e riso. L’orzo dovrebbe avere un posto di riguardo nell’alimentazione di tutti i giorni. D’inverno, poi, in minestre, zuppe o cotto come il risotto costituisce una pietanza calda e appetitosa.  In commercio se ne trovano tre tipi. - Orzo integrale o mondo: scuro, con un gusto saporito, nutriente; va messo in ammollo per 24 ore (3 parti d’acqua, 1 di orzo) e l’acqua va poi utilizzata per la cottura, che richiede un’ora e mezzo circa. - Orzo decorticato: ha un po’ meno fibre, ma mantiene sali minerali e vitamine; va messo in ammollo per una notte e cotto 45 minuti circa. - Orzo perlato: subisce un processo di raffinazione (simile alla sbiancatura del riso), per rimuovere la parte più esterna; richiede una cottura di 30-40 minuti circa e cuoce bene anche senza ammollo. In pentola a pressione i tempi di cottura si riducono: 50 minuti per l’orzo mondo, 40 per il decorticato, 25 per il perlato.